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Nuovo bando parco agrisolare

Nuovo bando parco agrisolare

Nuovo bando per il Parco Agrisolare: pubblicato in Gazzetta il decreto relativo all'assegnazione di 1 miliardo di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).


È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale del 19 aprile 2023, relativo al nuovo bando del Parco Agrisolare, che prevede un contributo a fondo perduto per l'installazione di impianti fotovoltaici con una potenza massima di 1 MW su edifici agricoli, per il concetto di "autoconsumo condiviso".

L'Italia si posiziona come il terzo paese, dopo Francia e Germania, per consumo diretto di energia nella produzione alimentare. I costi energetici rappresentano oltre il 20% dei costi variabili per le aziende agricole. Affrontare la crisi climatica ed energetica richiede l'implementazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici agricoli, noto come "agrisolare". Questa soluzione promuove la sostenibilità del settore e contribuisce alla riduzione dei costi di produzione. Per garantire un'adeguata progettazione, è essenziale l'utilizzo di software di calcolo specializzati. Ti consiglio di provare gratuitamente un software fotovoltaico completo per la progettazione di impianti fotovoltaici di qualsiasi tipo.

Tra gli incentivi finalizzati a promuovere tali soluzioni, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un'allocazione di 1,5 miliardi di euro per sostenere gli investimenti nel settore agricolo, zootecnico e agroindustriale. La misura, come stabilito dal PNRR, offre un contributo a fondo perduto con una spesa massima ammissibile di 750.000 euro per singolo progetto. Questo contributo mira alla realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, includendo la rimozione e lo smaltimento delle vecchie coperture, la costruzione di nuovi tetti isolati, l'implementazione di sistemi di ventilazione e/o raffreddamento automatizzati, nonché l'installazione di pannelli solari e sistemi intelligenti per la gestione dell'energia.

In cosa consiste il nuovo bando Parco Agrisolare

Il decreto ministeriale del 19 aprile 2023 programma le risorse residue della misura Parco Agrisolare per un importo di circa 1 miliardo di euro. Gli interventi ammissibili sono gli stessi del precedente bando, ma sono state raddoppiate le spese massime e la potenza incentivabile per gli impianti fotovoltaici, con un limite di spesa per i sistemi di accumulo di 100.000 euro e una potenza massima installabile di 1 MW.

Il decreto stabilisce i criteri e le modalità per l'erogazione delle risorse, compresi i criteri di concessione dell'aiuto individuale ai beneficiari, le procedure di ammissione all'aiuto e i criteri di verifica.

Differenze rispetto al primo bando

Le principali novità rispetto al primo bando includono un aumento del contributo a fondo perduto, che può arrivare all'80% delle spese ammissibili, l'introduzione del concetto di autoconsumo condiviso, la possibilità di non rispettare il vincolo dell'autoconsumo per le aziende agricole (che comporta un contributo inferiore), l'ammissibilità delle domande da parte di soggetti aggregati, nonché il raddoppio delle spese ammissibili per i sistemi di accumulo.

Obiettivo: autoprodurre energia da fonti rinnovabili

L'obiettivo principale della nuova misura è promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili e ridurre i costi di produzione delle aziende agricole attraverso l'autoconsumo energetico utilizzando gli edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, senza occupare ulteriore suolo.

Chi sono i soggetti beneficiari

I soggetti beneficiari del finanziamento sono gli stessi del primo bando, ovvero gli imprenditori agricoli, le imprese agroindustriali e le cooperative agricole e i loro consorzi. Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA con un volume di affari annuo inferiore a 7.000 euro.

Dotazione finanziaria: 1 miliardo di euro per contributi a fondo perduto

La dotazione finanziaria del nuovo bando Parco Agrisolare deriva dal primo bando, che ha stanziato 1,5 miliardi di euro. Tuttavia, le domande presentate finora hanno assorbito solo 500 milioni di euro, lasciando un bilancio residuo di circa 1 miliardo di euro per contributi a fondo perduto.

Le risorse sono destinate come segue:

- 700 milioni di euro finanzieranno contributi a fondo perduto fino all'80% per le aziende agricole primarie per l'installazione di impianti fotovoltaici destinati all'autoconsumo.

- 150 milioni di euro, fino all'80%, saranno destinati alle aziende nel settore della trasformazione di prodotti agricoli per l'installazione di impianti non necessariamente destinati all'autoconsumo, con possibilità di vendere l'energia prodotta sul mercato.

- 75 milioni di euro saranno destinati ai contributi a fondo perduto del 30% per le imprese agricole primarie, per l'installazione di impianti non necessariamente destinati all'autoconsumo, con possibilità di vendita dell'energia prodotta sul mercato.

- 75 milioni di euro finanzieranno contributi a fondo perduto del 30% per il settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli, che potranno installare impianti fotovoltaici senza il vincolo dell'autoconsumo, con possibilità di vendita dell'energia prodotta sul mercato.

Inoltre, sono previste maggiorazioni del contributo per le piccole e medie imprese e per le aree svantaggiate. Per le piccole imprese, il contributo può aumentare di 20 punti percentuali, mentre per le medie imprese di 10 punti percentuali. Gli investimenti nelle aree svantaggiate possono ottenere un aumento del contributo di 15 punti percentuali.

I vincoli dell’autoconsumo

Il nuovo bando del Parco Agrisolare prevede una revisione e una parziale rimozione del vincolo di autoconsumo. Gli impianti fotovoltaici saranno ammissibili solo se l'obiettivo è quello di soddisfare il proprio autoconsumo o l'autoconsumo condiviso nel caso in cui le aziende siano costituite in forma aggregata, ad eccezione dei casi specificati nell'Allegato A, Tabella 4A, per le aziende agricole di produzione primaria.

Il requisito di autoconsumo sarà considerato soddisfatto se la capacità produttiva annua dell'impianto o degli impianti non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell'azienda agricola, compreso quello familiare. Sarà consentita la vendita di energia elettrica nella rete, purché si rispetti il limite di autoconsumo medio annuale.

Per quanto riguarda l'autoconsumo condiviso, il fabbisogno energetico da considerare sarà quello di tutti i soggetti beneficiari, e le aziende che costituiscono l'aggregato dovranno appartenere alla stessa categoria. Ad esempio, un'impresa della produzione agricola primaria potrà unirsi solo a un'altra azienda agricola per la produzione primaria, ma non a una per la trasformazione di prodotti agricoli.

Limiti di spesa

I limiti di spesa per il bando sono i seguenti:

- 1.500 €/kWp per gli impianti fotovoltaici;

- 1.000 euro/kWh fino a un massimo di 100.000 euro per i sistemi di accumulo;

- 30.000 euro per le colonnine di ricarica;

- 700 euro/kWp per la rimozione e lo smaltimento dell'amianto, l'isolamento termico e il sistema di aerazione connessi alla sostituzione del tetto.

L'IVA è considerata una spesa ammissibile solo se non è recuperabile.

Le spese ammissibili per il finanziamento includono:

- Acquisto, posa e installazione dei pannelli fotovoltaici;

- Realizzazione dei sistemi di accumulo;

- Costi di connessione alla rete;

- Installazione di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole (fino a 30.000 euro di spesa);

- Rimozione e smaltimento dell'amianto (è consentita la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture diverse da quelle oggetto di bonifica dall'amianto, purché appartenenti allo stesso fabbricato; è consentita anche la bonifica di superfici superiori a quelle dell'installazione di impianti fotovoltaici nello stesso fabbricato);

- Demolizione e ricostruzione delle coperture;

- Altri interventi effettuati contestualmente all'installazione dei pannelli fotovoltaici, come il miglioramento dell'efficienza energetica delle strutture, l'isolamento termico dei tetti e la realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d'aria);

- Progettazione, asseverazione degli interventi e presentazione delle istanze.

Nuovi incentivi

Rispetto al primo bando, il nuovo bando prevede un aumento della potenza massima installabile da 500 kWp a 1 MWp, un aumento della spesa ammissibile per gli accumulatori da 50.000 a 100.000 euro, un aumento della spesa ammissibile per i dispositivi di ricarica da 15.000 a 30.000 euro e un aumento della spesa massima ammissibile per beneficiario da 1 milione a 2,3 milioni di euro, inclusi costi accessori come la rimozione dell'amianto.

Mappa ENEA

Il Centro Ricerche ENEA di Portici ha pubblicato una mappa del potenziale dell'agrivoltaico su scala nazionale per supportare le Pubbliche Amministrazioni nella pianificazione dello sviluppo delle energie rinnovabili.

Per cogliere l'opportunità di accedere a un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, ti consiglio di provare un software fotovoltaico ampiamente utilizzato a livello internazionale, che ti permetterà di effettuare la progettazione 3D, il dimensionamento, l'analisi economica e lo schema unifilare in un'unica soluzione.

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AUTORE

Alberto Fiori
Alberto FioriIngegnere Civile
Laureato all'Università degli Studi di Roma Tre con la votazione di 110. Dal 2018 titolare dello Studio Ingegneria Fiori. Esperto in strutture, impianti, energetica, urbanistica ed edilizia.

Le informazioni e i dati forniti nell'articolo sono il risultato di studi e interpretazioni personali dell'autore e non devono essere considerati consulenze tecniche di applicazione generale per ogni situazione relativa all'argomento. Si consiglia di valutare tali questioni in modo professionale e mirato.

STUDIO TECNICO INGEGNERIA FIORI

Studio tecnico di ingegneria civile sito ad Arzachena specializzato nella progettazione strutturale, energetica, impiantistica e urbanistica. Operiamo in tutto il comune di Arzachena, che comprende località come Porto Cervo, Baja Sardinia, Cannigione e Abbiadori, e anche nei comuni limitrofi di Palau ed Olbia.

La nostra esperienza e competenza nel campo dell'ingegneria civile ci permettono di offrire una vasta gamma di servizi professionali. Siamo in grado di fornire progetti strutturali, energetici, impiantistici ed urbanistici.

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